Loading...

Un po' di me

Mi chiamo Debora, e il mio lavoro nasce da un ascolto profondo.

Nel mio percorso professionale ho scelto di dedicarmi a ciò che ci rende umani: la complessità delle relazioni, il bisogno di sentirsi visti, il desiderio di trovare un equilibrio tra ciò che sentiamo e ciò che viviamo.

Lavoro con persone che attraversano momenti difficili, crisi relazionali, separazioni, dipendenze affettive, vissuti di ansia o semplice disorientamento. Offro uno spazio sicuro e accogliente dove poter esplorare le proprie emozioni, dare significato alle esperienze, costruire nuove possibilità.

Integro diversi approcci terapeutici e strumenti, adattandoli con flessibilità e rispetto alla persona che ho di fronte. Credo che ogni percorso sia unico, e che la relazione terapeutica sia l’elemento più potente di ogni cambiamento.

"Non accompagno i miei clienti verso una versione migliore di sé. Li accompagno a riconoscere chi sono davvero, a sentire con più verità, a scegliere con più libertà."

Il cuore del mio lavoro è la relazione, anche quando fa male.

Per questo motivo, oltre alla pratica clinica, mi occupo di mediazione familiare, accompagnando coppie e genitori nel difficile passaggio della separazione o nei momenti di conflitto.
Mi sono formata in questo ambito attraverso un percorso d’eccellenza, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con un modello che coniuga rigore, profondità simbolica e visione sistemica delle relazioni familiari, il modello Simbolico Familiare promosso dal Dr. Vittorio Cigoli.

Ho scelto la mediazione perché credo nel potere trasformativo della comunicazione consapevole. Anche quando sembra impossibile, esiste uno spazio dove ascoltarsi di nuovo, fare chiarezza, e costruire accordi che rispettino i bisogni di tutti, soprattutto dei figli.

Dalla relazione all’indagine: un altro modo per proteggere il senso di verità.

La mia attenzione al tema della giustizia e della tutela della persona mi ha portata anche ad avvicinarmi al mondo delle Consulenze Tecniche di Parte in ambito civile e penale.
Attualmente sto proseguendo la mia formazione con un Master in Psicologia Investigativa, diretto dalla Dott.ssa Roberta Bruzzone, una delle figure più autorevoli e riconosciute in ambito forense in Italia.

Questa scelta nasce da una convinzione profonda: anche nei contesti più complessi, confusi o dolorosi, il compito dello psicologo può essere quello di aiutare a fare ordine, restituire voce, ricostruire un senso.

 

Una storia che guida il mio percorso.

C’è una domanda che porto con me da sempre: “Perché facciamo quello che facciamo, anche quando ci fa male?”
Fin da giovane, ho sentito il bisogno di comprendere ciò che si muove nel cuore delle persone, soprattutto quando la vita si complica.
Non ho scelto questo lavoro per rispondere con delle soluzioni, ma per stare accanto a chi cerca, sente, cade e vuole rialzarsi con più consapevolezza. Ogni persona che incontro mi ricorda che la psicologia non è solo una disciplina, ma un modo di esserci: presente, rispettoso, attento, autentico.

Antroposofia e lavoro biografico: la vita come percorso evolutivo

Nel mio approccio integro anche la prospettiva dell’antroposofia di Rudolf Steiner, una visione che considera l’essere umano come un sistema complesso di corpo, anima e spirito in continua evoluzione.
Uno degli strumenti che trovo più potenti è il lavoro biografico, un metodo che accompagna la persona a rileggere la propria vita come un insieme di fasi significative, ritmi interiori, passaggi simbolici, non sempre visibili a un primo sguardo.

Attraverso questo processo, aiuto le persone a rivedere la propria storia personale, non solo per comprenderla, ma per trasformarla in una guida evolutiva. Ricostruire le tappe della propria biografia permette di cogliere il filo conduttore delle esperienze vissute, di dare senso a ciò che è accaduto, e soprattutto di orientarsi rispetto a ciò che sta per venire.

Questa rilettura non è solo terapeutica, ma profondamente rigenerativa: offre una nuova prospettiva sul presente, stimola un rapporto più consapevole con lo scorrere del tempo e rafforza le risorse interiori necessarie per affrontare cambiamenti, incertezze e transizioni.

Questo metodo, che ho avuto modo di approfondire grazie all’insegnamento di Olivia Oeschger, counselor di fama internazionale, è un percorso apparentemente semplice ma potente per promuovere benessere e salute.
Aiuta a riconoscere i cicli vitali, a individuare ciò che deve essere lasciato andare e ciò che può ancora fiorire, sostenendo la crescita personale in modo armonico e integrato.

In un tempo in cui tutto sembra accelerato, il lavoro biografico restituisce spessore e direzione, e invita ciascuno a darsi il permesso di diventare ciò che è.